sabato 10 ottobre 2009

Poesie di Ady


Le poesie sono state estratte di questo volume pubblicato in Italia il 1931, trovato alla Biblioteca di Genova, il foto è stato fato al Museo Ady di Oradea, la sua citta di cuore, museo aperto nella cafeteria Chanson, la sua cafeteria preferita, nel centro di un piccolo parco.


Il nero pianoforte, Ady

Pazzo strumento: piange , stride, geme.
Fuggi se un po' di vin non ti fa forte:
E' questo il nero pianoforte.
Ed un cieco con pazza frenesia
Vi suona della vita l'armonia.
E' questo il nero pianoforte.

Sogni del mio cervel, lagrime pianti,
De' desideri miei lunga coorte,
Tutto quest'è il pianoforte.
E trabocca a quel suon, or duro or molle,
Il sangue del mio cuor briaco e folle.
E' questo il nero pianoforte.


Giuda a Gesu', Ady

Nel basalto del Golgota t'incido,
Palpito del mio cor malvaggio, infido.
Cristo, poeta mio, sacro t'ho avuto,
Pur t'ho venduto.

Erano i miei tutti i tuoi sogni e altero
Ti portavo nel cuore, nel pensiero,
E ti ho di fiori il capo inghirlandato,
E ben t'ho amato

Pur t'ho venduto, dolce mio Signore,
Perchè la Vita è il mio sol vero amore
Perchè anch'io sogno senza tregua e meta:
Sono poeta

Non ascolto il tuo salmo veritiero,
Non mi occore il tuo celeste Impero.
Una fanciulla vuol vestiti ed oro...
Ed io l'adoro

Sono un infame? No , la Vita è infame!
Perchè il Verbo non sa frenar le brame?
Perchè la volutta mi fa si caro
Il vil denaro?

La pietra incisa nel'abisso or getto,
Trema il Mondo de' secoli al cospetto.
Tristi occhi peccatori che verranno
M'intenderanno

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