martedì 19 maggio 2009

Il romantico Castello di Bran




Il bello castello sulla roccia, che ci fa venire in mente i tempi dele principesse e cavallieri fu eretto dai sassoni di Brasov per l'ordine del re Luigi Grande, Luigi Angioino d'Ungheria il 1377, per diffendere il Passo Bran dalle invasioni turche. Luigi d'Angioino era re d’Ungheria e Polonia, di Dalmazia, di Valachia, per breve tempo re di Napoli che la conquisto per vendicarsi sulla sua cognata Giovanna. Era nipote di Carlo Martello (di chi parla Dante nella Divina Commedia), il suo regno si stendeva su tre mari: l’Adriatico, il Baltico e il Mare Nero. Era il re cavaliere per eccelenza con ideali cavalereschi del coraggio, magnanimità, eccelenza, eroismo e anche un re che proteggeva le arti, la poesia. Il suo ideale era, oltre a Parcival e ai antenati angioini, il re San Ladislao.
Il castello è uno dei pocchi castelli ben tenuti anche nel tempo del sistema communista perchè dopo l'Unione della Transilvania con la Romania , il 1918 qui abitò la regina Maria aggiunse molti detagli romantici.
Inoltre Bran era la sede della più feroccia scuola della SEcuritate romena, dove si insegnava come liberarsi dagli nemici del sistema, con torture o attraverso ospedali psichiatrici politici.
E purtroppo affollato dai turisti e venditori ambulanti di kitsch.

Nessun commento:

Posta un commento