mercoledì 6 maggio 2009

La leggenda del Lago Santa Anna



Tanto tempo fa, nella foresta regnava solo l'eternità. Gli alberi cresevano alti fino al cielo dopo centinaia d'anni invecchiavano cadevano si sfaldavano, nel loro posto crescevano altri alberi, la terra diventò morbida sotto i passi di quiunque l'avesse disturbato. Ma non c'era nessuno a disturbarlo. In quei tempi le fate abitavano tutta la terra e anche le acque del lago che non fu mai disturbato dal passo del'uomo. Le fatine giocavano tutto il giorno con pesci e rane nel lago, siedevano nei calici dei fiori e si pettinavano i lunghi capelli; il reuccio verde delle acque sonnechiava su una coperta di alghe, le cigale e gli uccelli imparavano a cantare dalle fatine.
Ma un giorno l'uomo scoprì questo posto bellissimo e tranquillo, gli piacque, e come avrebbe otuto non piacergli, e decise di construire qui una chiesetta. La chiesa divento un luogo di pelegrinaggio, qui arrivavano malati, peccatori per ritrovare la pace dell'anima, e il suono della campanna risuonava facendo eco con le montagne.
Allora comminciò l'incubo per le fatine che non sopportavano il suono delle campane, si nascondevano nel profondo del lago e uscivano solo di sera. Per dispetto prendevano in giro i monaci che passeggiavano accanto al lago. Poi si nascosero in un'altro lago che lo coprivano con un grosso stratto di alghe verdi ma anche cosi la campanna gli distruggeva la tranquillità.
Nella valle vicina al lago una sera un gulyas (mandriano) pascolava le sue mucche. Accesse un fuoco per scaldarsi quando senti il grido da un torro dalla direzione del lago, andò a vedere cos'è successo ma non trovo nulla. Invece affondo fino alle ginocchia in fango e torno verso il suo fuoco dicendo tante quelle parolacce. Grande gli fu la meraviglia quando vide vicino al suo fuoco il re del lago, con barba di muschio e pelle coperta di alghe. Il gulyas aveva sentito tante storie sulle fate che si rallegrò molto di incontrare qualciuno: - Cosa mi hai portato? - Oro e argento -E cosa devo darti in cambio?-chiese. -Devi prendere la campanna della chiesa e buttarlo nel lago là dove cresce quel pino rosso che arriva fino al cielo.
Un giorno chiesero ad un contadino romeno di rubare per loro la campana. Questo lo fece, loro gli diedero in cambio due sacchi di oro e perche i sacchi erano pessanti cambiarono il disgraziato in bue, cosi le poteva portare. Grande fu la meraviglia dei monaci che non avevano più campana e le nuove campane non vuolevano suonare. Allora il prete fece un sogno, gli apparve Maria la vergine e gli disse che la campanna doveva essere ripresa dal fondo del lago. Ma i giovanni che provavano ad immergersi nel lago non tornavano più, fin a quando una fatina, la piu bella non si innamorò di un giovane szekely e lo sposò. Il loro figlio riuscì nell'impresa e riportò la campana dal fondo del lago alla chiesetta, ma con ciò il mondo delle fate sparì.
Ma chi sa, forse non è scomparso del tutto.


Il lago Santa Anna è un lago di origine vulcanica. Siamo andati una volta con pulmann partendo da Miercurea Ciuc e un'altra volta da Miercuerea Ciuc a Tusnad con il treno poi a piedi tra foreste siamo andati al lago. Il 26 agosto ci sono le feste di Sant'Anna.

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